Cosa fa l’ingegnere elettronico: mansioni e compiti

Sai cosa fa l’ingegnere elettronico? Vorresti saperne di più?

Se sei un’appassionato di componenti, circuiti, apparati e sistemi elettronici, questa è la professione che fa per te. Oltre ad essere uno dei lavori più richiesti e, di conseguenza, uno dei master a Bari più spendibili nel mercato del lavoro. Così come, del resto, in tutta Italia.

L’ingegnere elettronico è un professionista esperto nel ramo dell’applicazione di principi di elettrologia, elettrotecnica, elettronica, elettromagnetismo e di altre discipline collegate alla progettazione dei componenti che abbiamo elencato in apertura.

In questo articolo approfondiremo in maniera più dettagliata cosa fa l’ingegnere elettronico e quali competenze e basi di elettronica occorre avere per diventare tale. Una vera e propria guida su studi, sbocchi lavorativi, competenze e mansioni legati a questa figura altamente professionalizzata.

Lavoro ingegnere elettronico: tutto quello che devi sapere

Nei prossimi paragrafi, andremo dunque a scoprire cosa fa l’ingegnere meccanico e la differenza tra i vari rami dell’ingegneria. Facciamo subito, invece, qualche nome di ingegneri elettronici famosi, come Nikola Tesla o il noto imprenditore statunitense Michael Bloomberg. Centrato così il focus di ciò di cui andremo a parlare, non perdiamo tempo e iniziamo subito il nostro viaggio. Buona lettura.

Ingegneria elettronica: definizione

Per capire cosa fa l’ingegnere elettronico, non possiamo che partire dalle basi. Ovvero spiegare cosa si intende per ingegneria in senso lato, e pi specificatamente per quella elettronica.

Secondo la definizione data dall’Enciclopedia Treccani, l’ingegneria altro non è che:

«L’insieme di studi e tecniche che utilizzano le conoscenze delle varie branche delle scienze (fisica, chimica ecc.), unite a quelle tecnologiche (per esempio materiali), per risolvere problemi applicativi e per progettare e realizzare opere di diversa natura (edili, meccaniche ecc.). I campi di applicazione dell’ingegneria si sono allargati da quelli tradizionali della costruzione di manufatti e di trasformazione della materia alla soluzione di problemi aventi per oggetto sia la materia organica e inorganica sia processi di carattere più teorico e astratto».

Ne consegue, che, tra le varie branche dell’ingegneria possiamo annoverare, tra le altre, quella aeronautica, chimica, civile, dei materiali, delle telecomunicazioni, edile, elettrica, elettronica, gestionale, informatica, meccanica, navale, nucleare, per l’ambiente e il territorio ecc.

Come avrai dunque ormai capito, l’ingegneria elettronica è quella branca dell’ingegneria che studia l’applicazione e l’integrazione dell’elettronica e dei suoi metodi alla risoluzione di problemi in vari campi. Questi possono variare dalla progettazione di apparati radio e TV alla programmazione e gestione di computer e reti informatiche. Ma anche dalla robotica al controllo automatico. Oppure dal controllo di processo alla bioingegneria. Dalla simulazione al controllo della qualità. E così via.

Cosa fa un ingegnere informatico: ecco la differenza

lavoro ingegnere elettronicoAttenzione a non fare confusione tra cosa fa l’ingegnere elettronico e uno informatico, seppur il ramo di quest’ultimo è in parte derivato dal primo. Esso, però, applica esclusivamente i principi dell’informatica pura alla progettazione di sistemi e soluzioni al fine di ricavare ed elaborare dati e informazioni.

Anche se è naturale che gli ingegneri informatici abbiano delle conoscenze almeno di base dell’elettronica e sono quindi spesso in grado anche di studiare, progettare e gestire hardware.

Ingegnere meccanico: cosa fa di diverso

Cosa fa l’ingegnere elettronico di diverso rispetto ad uno meccanico? Questo è un altro equivoco che spesso rischia di insinuarsi nella mente di chi non conosce bene l’ingegneria. Citanto ancora l’Enciclopedia Treccani, possiamo affermare che l’ingegneria meccanica è:

«La branca dell’ingegneria che si occupa della progettazione, produzione, installazione e manutenzione dei motori, delle macchine, dei processi di produzione e dei sistemi meccanici in genere».

Adesso che abbiamo sgombrato il campo da ogni possibile equivoco vediamo quali sono gli sbocchi lavorativi legati all’ingegneria elettronica.

Ingegneria elettronica: cosa si studia

Se ti interessa cosa fa l’ingegnere elettronico così tanto da volerlo diventare, devi sapere cosa studiare per perseguire questo sogno.

In questo settore Unicusano rappresenta un’eccellenza, potendo vantare l’erogazione in modalità e-learning di alcuni corsi di ingegneria che fanno decisamente al caso tuo. Due in particolare:

  1. Corso di laurea in Ingegneria industriale elettronica;
  2. Laurea magistrale in Ingegneria Elettronica.

Ma si tratta solo di due editanti corsi e master Unicusano. Per visualizzare la lista completa, visita l’area didattica del sito Unicusno.it.

Ingegneria elettronica: materie di studio

Gli studi di base per questa disciplina sono fondamentalmente materie come:

  1. Antenne, Radiopropagazione e Compatibilità elettromagnetica;
  2. Comunicazioni Elettriche via cavo e via onde convogliate;
  3. Calcolatori;
  4. Controlli automatici;
  5. Elettromagnetismo e la propagazione delle onde;
  6. Elettronica analogica;
  7. Fisica tecnica;
  8. Elettronica applicata a componenti e circuiti;
  9. Struttura della materia e quanto concerne lo studio dell’elettronica dello stato solido;
  10. Elettronica digitale;
  11. Sistemi digitali;
  12. Teoria dei sistemi e analisi degli stessi;
  13. Elettrotecnica;
  14. Teoria dei segnali e quanto riguarda le comunicazioni elettriche;
  15. Elettrotecnica.

E con questo siamo quasi giunti alla conclusione della nostra guida su cosa fa un ingegnere elettronico. Non prima di aver analizzato gli ultimi due aspetti.

Ingegnere elettronico: sbocchi lavorativi

Gli studi in ingegneria elettronica Unicusano, sono in grado di fornirti le competenze necessarie per poter intraprendere attività professionali in diversi ambiti.

Per fare qualche esempio, si può spaziare dalla progettazione alla gestione, dalla produzione all’assistenza delle strutture tecnico-commerciali.

Per non parlare dell’analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza. Il tutto sia come ingegnere elettronico in proprio, che all’interno di aziende private e pubbliche, imprese manifatturiere e di servizi.

Ingengere elettronico: stipendio

Senza voler essere veniali, c’è da dire che un buon motivo per intraprendere questi studi e questa professione, oltre alla passione vera e propria per cosa fa l’ingegnere elettronico, può essere la gratificazione economica.

Alcuni autorevoli studi, infatti, rivelano che lo stipendio medio per Ingegnere Elettronico in Italia è circa 1.6 volte più alto rispetto allo stipendio medio del paese. Sempre secondo questi studi, basati sull’analisi di un certo numero di stipendi offerti negli annunci di lavoro, i professionisti con più esperienza in questo settore possono arrivare a guadagnare intorno fino a 36.000 €.


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