Quali sono le domande illegali ad un colloquio di lavoro?

Ti sei mai chiesto quali sono le domande illegali ad un colloquio di lavoro? Te lo sveliamo in quest’articolo.

Capita spesso che a un candidato vengano poste delle “domande a trabocchetto” che riguardano la sfera personale; talvolta anche domande discriminatorie. Il datore di lavoro, o chi per lui si occupa di recruitment, dovrebbe concentrarsi sulle capacità e le competenze del candidato: tutte le altre tipologie di domande non risultano necessarie ai fini del colloquio, e il più delle volte violano le disposizioni di legge che riguardano la tutela dei lavoratori.

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Colloquio di lavoro e legge

Vediamo quali sono le domande illegali in un colloquio di lavoro e come comportarsi.

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Colloquio e tutela della privacy

La legge vieta al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, di porre domane che non rispettino la privacy in un colloquio di lavoro. Vi sono dunque domande da fare ad un colloquio di lavoro e altre da non fare.

Le domande illegali ad un colloquio di lavoro che i recruiter non possono fare, riguardano:

  • l’orientamento politico;
  • i sindacati dei lavoratori;
  • l’orientamento sessuale;
  • la religione;
  • qualunque domanda che non abbia alcuna rilevanza ai fini della valutazione delle capacità del candidato.

Inoltre, salvo quando questo sia richiesto dalla legge o dal contratto collettivo di lavoro applicato, non è legittimo richiedere al candidato il certificato del casellario giudiziale.

Violare le disposizioni di legge è reato. Il nuovo Codice della privacy prevede che chi viola le suddette disposizioni possa essere sanzionato, l’importo dell’ammenda va dai 154 ai 1459 euro, talvolta con l’arresto dai 15 giorni a un anno.

Colloquio di lavoro e figli

Tra le domande illegali ad un colloquio di lavoro, o comunque poco pertinenti, in particolare per le donne, potrebbero esserci domande come: “Hai figli?” “Se sì, come pensi di gestirli?

Queste sono per lo più poste ad un candidato donna e possono essere ritenute domande di discriminazione ad un colloquio di lavoro.

Cosa dire ad un colloquio di lavoro davanti a domande di questo tipo? In questi casi puoi rispondere che il tuo interesse all’annuncio di lavoro perché ritieni che la carriera professionale conta molto per te. Così facendo sposterai la discussione sulla sfera prettamente lavorativa.

Tutte le altre risposte come: “Non ne posso avere”, “Non ne voglio”, “Ho un asilo nido vicino casa”, “Non ho un/una partner” o “Non c’è problema” non hanno rilevanza in quanto l’avere figli o meno è una decisione esclusiva della coppia.

Conclusioni

Prima di affrontare un colloquio documentati bene su quali sono le leggi che tutelano la tua privacy, così da comportarti nel modo corretto nel caso in cui ti vengano poste domande illegali ad un colloquio di lavoro.


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